Le quattro vie dell’energia nel Tai Chi Chuan: dal Ten Jin al Fa Jin


La pratica del Tai Chi Chuan passa anche per il confronto con un altro praticante.
Per quanto ci si possa esercitare nel Qi Gong o nell’esecuzione della Forma o negli esercizi di ginnastica taoista, il momento che ci permette di comprendere se e come mettiamo in essere i principi del Taijiquan sono gli esercizi di coppia.

Il Tui Shou è l’esercizio di coppia per eccellenza. Ne esistono in varie varianti: a contatto con un  braccio singolo, con entrambe le braccia, con scambio e con i  passi. Prima di approcciare ad un esercizio che ci pone a contatto con un altro è opportuno prima prendere confidenza con ciò che i cinesi chiamano energia o essenza, tradotto con il termine “Chin” o “Geng” o “Jing”. Termine che ha le più svariate accezioni ed è utilizzato in vari ambiti con significati diversi.

Nell’applicazione del Tai Chi Chuan il Jin è la forza/energia che si percepisce con il contatto fisico ed è elemento fondamentale durante gli esercizi in coppia dove entrano in gioco pressioni e resistenze. Prima di eseguire la sequenza di un Tui Shou sarebbe buona norma fare degli esercizi specifici per iniziare a percepire il Jin, onde evitare che gli esercizi in coppia si trasformino in una rozza lotta per sbilanciare il partner.

Per prima cosa bisogna essere in grado si rendersi conto quando una pressione è in atto nel momento stesso che si attiva; questa abilità è detta Teng Jin – sentire la forza. Sviluppare questa capacità permette di interagire sull’immediato. E’ necessaria presenza mentale ed un rilassamento vivo che permetta di percepire la minima azione del compagno.

La seconda abilità è quella di aderire alla forza. Ottenere una condizione per la quale la persona che ci tocca si ritrova ad avere difficoltà a staccare il contatto. Questo si ottiene principalmente combinando insieme la capacità di espandere la propria struttura in morbidezza con la cessione del peso per gravità. Questa seconda abilità viene detta Nian Jin – aderire all’energia.

La terza attitudine è quella di riuscire a veicolare la forza dell’altro neutralizzandola. Per riuscirci bisogna: primo,  essere radicati e centrati così da veicolare a terra le pressioni che si ricevono o avere un punto saldo quando si viene tirati; secondo avere confidenza con l’uso del Teng Jin e Nian Jin –  sentire e aderire alla forza – così da poterne deviare il corso. Questa abilità si chiama Far Jin.

La quarta abilità condensa le tre precedenti e le trasforma in una emissione di forza repentina che investe l’avversario sommando la forza che ha utilizzato contro di noi, più quella che noi siamo in grado di trasmettere. Questo è il famoso Fa Jin – forza esplosiva, che a volte  i maestri esibiscono nelle dimostrazioni.

Ognuna di queste quattro abilità, a volte chiamate le quattro energie, possono essere addestrate con esercizi specifici. Eseguire esercizi in coppia senza avere i rudimenti delle prime tre, Ten Jin, Nian Jin e Far Jin, vanifica di fatto la valenza dell’addestramento.

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