Tai Chi Chuan: la meditazione in movimento


Cosa s’intende per meditazione?
In generale la meditazione produce uno stato mentale rilassato ma vigile che interrompe il flusso ondivago ed ininterrotto di pensieri, che, metaforicamente parlando, sono come dei continui pop-up che si aprono a ritmo continuo mentre lavori al computer.

Meditando le onde del cervello passano dallo stato di veglia Beta allo stato di quiete Alpha, così sono definite le onde/vibrazioni dell’attività cerebrale. Più sono alte più siamo in stato di tensione. Lo stato Tetha è quello che precede il sonno profondo.
Le tecniche per raggiungere questo risultato sono diverse e anche le intenzioni sul cosa fare in questo stato.  Il  taiji quan non è un a pratica religiosa, segue i principi  taoisti sull’equilibrio e l’alternanza di forze opposte.

Nel Tai Chi Chuan lo scopo della meditazione è mettere in relazione il corpo con la mente, dove quest’ultima deve placare la sua esuberanza, ascoltare ciò che avviene nello strumento che gli permette di manifestare la propria volontà, quindi “tace” e ascolta: il respiro, per sentire se il diaframma è libero di muoversi o è bloccato da un corpo teso e disallineato,   ascolta la forza di gravità, che dalla testa va incanalata sino ai piedi senza che le articolazioni e la spina dorsale ne blocchino il flusso. La mente può così  modificare l’attitudine del corpo per permettere che si compiano certe sinergie che nel Tai Chi dovrebbero essere mantenute in ogni movimento, ecco il perché della lentezza nei movimenti.
TaiChiChuanRoma  usa il Qi Gong del palo immobile per introdurre lo stato di profonda attenzione della mente sul corpo apparentemente statico.

Alcuni dei benefici effetti collaterali dovuti alla meditazione in movimento sono:  le pulsazioni e la pressione sanguigna si abbassano, la muscolatura si rilassa coinvolgendo anche le fasce più interne, il respiro diventa più profondo, calmo, le emozioni non hanno spazio per turbare lo stato di intensa connessione psicofisica; tutto questo eseguendo movimenti molto articolati.  

Sviluppare la capacità di connettere la mente con un corpo in movimento può essere sfruttata in tutte le pratiche meditative, oggi più che mai, ci sono tantissime tecniche per i fini più diversi:  il tetha healing,  le tecniche di Eckhart Tolle,  Deepak Chopra,  Joe Dispenza, Gregg Braden,  Bruce Lipton, il mindfulness  o il transurfing tutte tecniche che hanno fondamenta nelle tradizioni antiche; anche gli italiani negli ultimi decenni hanno sviluppato tecniche di meditazione .
Senza entrare nel merito delle pratiche e della loro efficacia, tutte richiedono la capacità di non distrarsi rimanendo quieti e sfruttano la competenza dei neuroni specchio per indurre stati di rilassamento e proiezione del pensiero per interagire con il subconscio.

Il Tai Chi non ha mantra, né induzione di stati mentali tramite visualizzazioni ma  sviluppa delle capacità che rendono più facile meditare curando l’aspetto posturale. Troppo spesso chi pratica la meditazione è convinto che si tratta di un’attività prettamente mentale ignorando che il corpo ne è parte fondamentale.

Con il Tai Chi si può mantenere uno stato meditativo camminando o svolgendo attività di routine restando vigili e consapevoli di ciò che è all’interno e all’esterno del corpo. 

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