Praticare Tai Chi immersi nel verde è un immagine che riempie il cuore.
A Roma ci sono tanti parchi dove poterlo fare e non di rado si trovano su internet insegnanti e maestri che organizzano nei weekend l’attività del Tai Chi.
L’esperienza di praticare all’aperto permette profondità e apertura mentale maggiore; muoversi lentamente tra il verde degli alberi e dei prati, il cielo azzurro apre lo spazio e aiuta a rilassarsi, il cinguettio degli uccelli fa da sottofondo. Tutto fluisce anche se la concentrazione spesso si mantiene di più al chiuso. C’è sempre un pro e un contro, Yin/Yang.
L’ immagine bucolica attira molte persone e a volte si pensa che praticare il Taji Quan in fondo sia questo: movimenti dolci, godendosi la natura, magari conoscendo persone pacate con cui fare amicizia, il che è certamente salutare e corroborante, questo però non dev’essere confuso con studiare e praticare il Tai Chi Chuan.
Anche all’aperto la lezione deve essere tale, serve costanza nella pratica ed evitare gruppi numerosi nei quali l’attenzione dell’insegnante difficilmente sarà personale. Le movenze del Tai Chi sono piuttosto complicate e non si apprendono con la stessa facilità di una lezione di fitness. Ecco perché spesso le parole non bastano per spiegare il corretto principio che è dietro un movimento e servono correzioni posturali ad personam, le uniche che rendano consapevole il praticante se esegue correttamente l’esercizio.
Si trovano lezioni a basso costo – sino a dieci euro mensili o a titolo gratuito per scopi promozionali, il che può andare bene per praticare in compagnia qualcosa che già si “conosce” ma c’è da chiedersi se l’insegnamento di qualcosa così raffinato come il Tai Chi Chuan, l’arte marziale della suprema polarità, valga così poco.
Per i corsi vedi Sedi e Programma
Si consiglia la lettura dei seguenti articoli:
Credits foto in evidenza:
Kim Taylors (Concept Artist)