Emozioni, postura e Tai Chi Chuan – La psicosomatica diventa tangibile


Negli anni di pratica ho realizzato l’importanza delle emozioni collegate al Tai Chi Chuan e il Qi Gong. Per comprendere a pieno il loro ruolo è fondamentale fare una considerazione:
Quando si è piccoli, diciamo tra i 3 e i 4 anni circa, il nostro corpo, seppur non completamente formato, ha le caratteristiche perfette per la pratica del Taijiquan; Articolazioni aperte, nessuna contrazione muscolare su una struttura scheletrica perfettamente allineata sulla verticale. Un bambino piccolo ha una schiena drittissima, lascia cadere il centro del corpo sui piedi, la respirazione è nel basso ventre. Per questo i bimbi, seppure così piccoli, ci sorprendono per la loro forza .

Crescendo il bambino s’irrigidisce e perde il corretto allineamento scheletrico a causa di attività sedentarie ed emozioni negative che provocano continue contratture muscolari che, a livello latente, diventano persistenti.
Da adulti si hanno così difetti posturali con i quali si convive nella totale inconsapevolezza.

esempio posture errate.

C’è chi tiene le spalle sollevate incastrandoci la testa dentro; chi le incurva e infossa il petto; chi sta sempre con l’addome contratto e non lascia più cadere il baricentro sui piedi caricando il peso sui lombari; chi inarca la schiena e butta fuori il petto. Ogni postura riflette un emozione e l’attitudine con cui affrontiamo la vita e le difficoltà. Tutti i casi elencati portano  con il tempo  mal di schiena che spesso si affronta con antinfiammatori di vario genere. Non di rado sono presenti difetti di deambulazioni; un esempio per tutti: le ginocchia che convergono verso l’interno.

Quando poi i problemi diventano seri si ricorre all’ortopedico o al fisiatra che consigliano attività fisiche posturali come appunto il tai chi chuan. Continuare ad ignorare i segnali del corpo e affrontarli con antinfiammatori conduce quasi sempre “sotto i ferri”, cosa sempre poco piacevole.
Nel fumetto ho posto l’accento sulle posture errate più comuni. Vi invito ad osservare le persone e trovare qualche riscontro.

Chi ha un fisico atletico ed allenato sottostima l’attività fisica svolta nell’attività del Tai Chi questo perché  la maggior parte degli sport e delle arti marziali esterne basano il movimento del corpo attraverso la forza muscolare, concetto che nel Tai Chi viene stravolto. E’ infatti necessario contrarre la muscolatura il meno possibile a beneficio della struttura scheletrica e delle articolazioni che si devono aprire e distendere al massimo. Chi ha lavorato fisicamente nel fitness di solito riesce raddrizzare la schiena e aprire le spalle ma resta rigido. Nel Tai Chi s’impara a rilassarsi con  una postura eretta lasciando che la schiena si distenda..

Con le indicazioni giuste, il praticante di Tai Chi Chuan inizia a percepire le rigidità fisiche ed entra in  contatto con il proprio corpo in un modo totalmente diverso da come era abituato. Si scopre che si tengono dei muscoli perennemente contratti e che proprio quei muscoli si attivano quando siamo sotto stress o ci arrabbiamo. Le emozioni negative storcono la nostra postura e mettono sotto pressione gli organi interni.
Questa consapevolezza ci pone in contatto con la parte emotiva in modo fisico. La psicosomatica diventa qualcosa di tangibile. Con la pratica del Tai Chi Chuan il concetto di psiche che controlla il soma si ribalta. Dalla consapevolezza del corpo (soma) ed il suo addestramento, s’influenza la psiche.

Per ottenere queste consapevolezze serve tempo. E’ come imparare a camminare e muoversi di nuovo,  è un viaggio di scoperta in  voi stessi per stare meglio sia dal punto fisico che emotivo.

Per i corsi vedi Sedi e Programma

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